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domenica 12 settembre 2010

Scuole elementari di Vignola. L' educazione alla libertà? Non l' ha tagliata la Gelmini.

Chi ha assistito al rito della presentazione dell' anno scolastico nelle scuole elementari Aldo Moro di Vignola non ha trovato nel programma presentato le novità che tanti genitori aspettano.
Non ci sono, ad esempio, tracce di una indispensabile correzione di rotta nella formazione storica e civica dei nostri figli. Tra le visite organizzate vediamo infatti quelle a Villa Martuzzi e ad al Museo di Fossoli.
E' davvero importante che i nostri giovani conoscano i crimini compiuti dai nazisti e dai fascisti. Ma spesso si instilla nelle loro menti una chiave di lettura delle tragedie e dei crimini del Novecento gravemente fuorviante. Si tende infatti a risolvere tutto nella contrapposizione tra fascismo ed antifascismo.
Ma antifascista fu, anche se non sempre, il comunismo sovietico. Una grande parte del totalitarismo novecentesco, quella appunto rappresentata dai regimi comunisti, viene così nascosta sotto il tappeto del dualismo fascismo-antifascismo.
La sinistra italiana egemonizzata dai comunisti ha responsabilità gravissime. Per lunghi decenni ha ricevuto soldi ed ordini dai comunisti sovietici. Gli stessi che eliminavano l' opposizione con i gulag, gli omicidi politici, le torture, il trattamento psichiatrico dei dissidenti. Gli stessi che schiacciavano nel sangue la Rivoluzione Ungherese e la Primavera di Praga. Gli stessi che minacciavano le città italiane con armi nucleari dalla potenza apocalittica.
Ancora negli anni tra il 1973 e il 1979, mentre Berlinguer faceva della questione morale una bandiera, i comunisti italiani hanno ricevuto dai sovietici soltanto come finanziamento diretto 32-33 milioni di dollari.
Ed ancora tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta i nostri comunisti, uniformandosi alle direttive sovietiche, si opposero all' installazione degli euromissili della NATO, risposta occidentale alla minaccia militare sovietica. Euromissili accettati invece dai principali partiti socialisti europei, liberi dal condizionamento sovietico.
Dunque per educare i nostri giovani alla libertà ed alla verità bisogna parlare loro di totalitarismo, anche comunista, e di antitotalitarismo.  Ma saprà fare questo chi ha gli scheletri nell' armadio, chi ha la coda di paglia?
L' educazione alla libertà ed alla verità non costa ma non trova spazio nei programmi di molti insegnanti. Almeno di questo Tremonti e Gelmini non sono responsabili.


Raccomandiamo a tutti, come agile ed intelligente introduzione alla storia dell' Italia contemporanea: Ernesto GALLI DELLA LOGGIA, Tre giorni nella storia d' Italia, ed. Il Mulino, 161 pagine, 10 euro

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