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venerdì 31 dicembre 2010

Agenda per il 2011.

E' il momento degli auguri e dei buoni propositi.
Noi liberali e moderati della zona di Vignola dobbiamo impegnarci di più. 
Ogni giorno nelle nostre famiglie, a scuola, sul lavoro, in piazza, al bar, dobbiamo dire quello che pensiamo, dobbiamo esporre le nostre ragioni. Non dobbiamo nasconderci. Si nasconda chi ha sempre sbagliato tutto, chi ha fatto del male all' Italia. Non noi, che siamo sempre stati dalla parte giusta.
Poi dobbiamo lavorare di più insieme, dobbiamo organizzarci. Votare bene è ovviamente fondamentale, ma  non basta. Il lavoro e la famiglia sono le prime nostre preoccupazioni, ma molti di noi potrebbero dedicare un po' di tempo anche a rafforzare la presenza del Popolo della Libertà nel territorio.
Dobbiamo costruire  un' immagine pubblica del nostro partito che rappresenti con efficacia e immediatezza le sue radici storiche e culturali, i suoi obiettivi,  i successi del governo Berlusconi nel fronteggiare una crisi difficile e dalle dimensioni globali.
Ma per realizzare incontri pubblici, conferenze, manifestazioni occorre l' impegno dei simpatizzanti, degli amici che in questo modo possono fare molto per difendere i loro ideali, la loro famiglia e il loro lavoro.
Auguriamo a tutti un nuovo anno sereno e pieno di soddisfazioni. Chiediamo anche a tutti  un maggiore impegno per difendere insieme le cose più importanti.

venerdì 17 dicembre 2010

Savignano e Bazzano. Plastica, cave e catrame: gli errori delle amministrazioni di sinistra

Ormai da tempo i cittadini di Savignano e Bazzano  discutono con  passione alcune scelte delle giunte di sinistra.  Si tratta dei noti  casi "ILIP" e "cave-catrame". Decisioni, in realtà prese soprattutto per far cassa, certamente criticabili o, quantomeno, molto discutibili sotto il profilo del rispetto del territorio e delle preferenze dei suoi abitanti. Tanto che la campagna su questi temi ha portato alla vittoria elettorale a Savignano una Lista civica nata per tentare di impedire la realizzazione dei progetti già approvati.
Si riflette però troppo poco su alcuni effetti di questo tipo di scelte amministrative. Si tratta di decisioni che sviluppano oltre misura nei cittadini una visione localistica dei problemi ed una sfiducia nelle istituzioni rappresentative che possono a loro volta costituire un problema di difficile soluzione. Gli errori degli amministratori gettano discredito sulle istituzioni, spingono i cittadini a rifiutare il legame tra comunità locale e le più ampie comunità territoriali, fino alla perdita della consapevolezza di appartenere ad una vasta comunità nazionale.
Cresce un ambientalismo "talebano" i cui eccessi pongono a rischio la indispensabile crescita economica. Può poi risultare trascurata o negata la dimensione globale, internazionale dei principali problemi che ci assillano. Solo le grandi istituzioni rappresentative e la grande politica possono affrontare crisi e problemi dalla dimensione addirittura globale.
Le tradizionali risposte della sinistra, più spesa pubblica e più tasse, non consentono di fronteggiare i problemi di competitività, di produttività e di crescita. Sono anzi concause dell' insufficiente sviluppo. Occorre dunque che anche le amministrazioni locali lavorino per rendere non solo il territorio capace di attrarre nuove imprese ma anche più agevole e produttivo  l' esercizio di quelle esistenti. Le vicende di Bazzano e Savignano dimostrano però che misure di dubbia efficacia ed irrispettose del territorio producono effetti perversi.
Resta da rilevare che non tutto il male viene per nuocere. Molti cittadini che prima non sentivano interesse per l' amministrazione locale ora si informano e partecipano. Si può ragionevolmente sperare che uno sguardo ravvicinato all' attività amministrativa e alle sue difficoltà, dopo le comprensibili reazioni di esasperazione e rigetto, porti ad una più diffusa consapevolezza delle questioni.
E' noto da secoli, addirittura forse da duemila e cinquecento anni, che in una grande democrazia non tutti possono governare, ma tutti hanno il diritto di giudicare e sostituire chi governa. Il cittadino che si interessa alla amministrazione locale, partecipa e si informa, col tempo  diventa un elettore migliore e più saggio.

lunedì 6 dicembre 2010

Cresce il consenso per Berlusconi e il PdL.

La posizione ferma e coerente di Silvio Berlusconi e del PdL a difesa del voto popolare e delle istituzioni libere sta dando i frutti sperati. Gli elettori moderati e liberali, come era prevedibile, concentrano il loro consenso sul presidente Berlusconi e sul Popolo della Libertà. Gli ultimi sondaggi danno in questo senso solide indicazioni:

http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/


Tutti dobbiamo impegnarci in un efficace passaparola. Per far conoscere non solo questa evidente crescita dei consensi ma anche le notizie che dimostrano l' infondatezza di alcune delle più gravi accuse mosse a Silvio Berlusconi, reperibili qui:


http://www.loccidentale.it/articolo/nel+'93+lo+stato+cedette+alla+mafia,+ma+ai+professionisti+dell'antimafia+interessa+solo+il+cav..0099074

http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=30608

http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_05/ciancimino-jr-boss-assegni_43256f82-0041-11e0-861f-00144f02aabc.shtml

Tutti in piedi a difendere la libertà!

venerdì 3 dicembre 2010

Silvio Berlusconi. Lo stile di uno statista.

Ancora conferme di quanto ben sappiamo. La correttezza e l' autorevolezza del presidente Berlusconi  in un resoconto dell' ambasciatore americano Thorne.
Dal sito del senatore Gaetano Quagliariello:

http://www.gaetanoquagliariello.it/node/6816

Wikileaks, la sinistra legga il report sul pranzo Berlusconi-Thorne

Abbiamo sempre ritenuto che i dispacci d'ambasciata devono essere letti per quel che sono, senza caricarli di significati che non hanno. Rispetto a tanto fumo e a tanti pettegolezzi infondati rilanciati in questi giorni, però, sarebbe importante che non passasse inosservato il resoconto stilato dall'ambasciatore americano Thorne dopo un pranzo con il presidente Berlusconi e il sottosegretario Letta, diffuso da Wikileaks.
In esso sono riportate la parole di elogio e di profondo rispetto espresse dalle massime autorità di governo italiane nei confronti dei leader dell'opposizione, segnatamente Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema, e la convinzione di poter giungere a una riforma condivisa della giustizia. Dopo la diffusione di questo report, che a differenza di altri scaturisce da colloqui diretti, sarà forse più chiara la differenza che passa tra considerare l'avversario come tale e ritenerlo invece un nemico da abbattere.
E, soprattutto, sarà evidente a tutti che mentre la sinistra gioisce per la diffusione planetaria di spazzatura di ogni tipo, il presidente Berlusconi e il centrodestra hanno ben chiaro che un conto è la polemica interna, altro è l'immagine del nostro Paese da trasmettere al mondo, senza distinzioni di parte.