"Come volevasi dimostrare. La sentenza di ieri della Corte Costituzionale non va enfatizzata ma è inutile, perché non sposta di una virgola il vero problema dell'Italia: il tentativo di determinare per via giudiziaria le sorti delle maggioranze e dei governi legittimamente scelti dal popolo. L'assenza di norme che tutelino l'esercizio delle funzioni democratiche mina le fondamenta dello Stato e trasforma l'autorità giudiziaria in un potere irresponsabile: questo nuoce al Paese e alla stessa magistratura.
Se serviva una conferma del fatto che dopo la sentenza di ieri il problema è rimasto irrisolto, eccola: non sono passate neanche ventiquattr'ore e la Procura di Milano è tornata alla ribalta, peraltro sulla stessa vicenda che pochi giorni fa, nel silenzio dei mezzi di informazione, aveva visto il Csm avviarsi verso l'archiviazione dell'esposto del pm del tribunale dei minori. L'auspicio è che tutto questo induca a una seria riflessione quanti hanno a cuore la tenuta dell'equilibrio costituzionale, che non a caso prevedeva originariamente contrappesi adeguati alla gravità del pericolo".
http://www.loccidentale.it/articolo/%22il+caso+ruby+conferma+il+tentativo+di+determinare+per+via+giudiziaria+le+sorti+dei+governi%22.00101095
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