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lunedì 9 maggio 2011

Le radici del Popolo della Libertà: 18 aprile 1948.

Ora che il fumo della retorica è meno soffocante ricordiamo anche noi, con qualche giorno di ritardo, una data cruciale per l' Italia: il 18 aprile 1948.
In quelle elezioni la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi e gli alleati centristi sconfissero duramente il Fronte del Popolo, che vedeva uniti comunisti e socialisti finanziati e diretti dall' Unione Sovietica.

"Nella primavera 1944 entrò in scena anche Palmiro Togliatti, spedito in Italia da Stalin. Fu questo vertice a stabilire quel che doveva accadere dopo la Liberazione: una seconda guerra civile per fare dell’Italia uno stato satellite dell’Unione sovietica. Dove i bambini com’ero io sarebbero passati da balilla neri a balilla rossi".

"  Quel golpe non venne attuato per un ripensamento di Stalin. Ma molti partigiani comunisti continuarono a lavorarci. Ce lo dicono i depositi di armi scovati  dai carabinieri sino al 1948. E l’alto numero di militanti rossi arrestati o costretti a fuggire in Jugoslavia. Molti di loro finirono sotto le unghie del maresciallo Tito, in rotta con Mosca. E sperimentarono la durezza spietata dei gulag jugoslavi, a cominciare dall’inferno dell’Isola Calva".

"  Se ci siamo salvati da un finale autoritario, lo dobbiamo non soltanto alla presenza degli eserciti alleati e ai loro tanti soldati caduti. Esiste anche un politico italiano che è d’obbligo ringraziare: Alcide De Gasperi, il leader democristiano che con la vittoria del 18 aprile 1948 ci garantì un futuro democratico".

Davvero si può affermare, con Pansa, che "La democrazia nasce il 18 aprile del '48 quando De Gasperi sconfisse i comunisti".

Per presentare ai nostri giovani la ferocia del regime sovietico al quale il PCI di Togliatti voleva asservire il nostro paese richiamiamo alla memoria la spaventosa strage di Katyn, compiuta dai sovietici durante la Seconda guerra mondiale.
A questo fine proponiamo un documento straordinario:

che è stato a livello mondiale uno dei massimi studiosi del sistema sovietico.

Le sue parole meritano di essere ascoltate con grande attenzione, dalla prima all' ultima.
L' anticomunismo e l' antitotalitarismo democratici e liberali rappresentano il terreno in cui affonda le proprie radici ideali il Popolo della Libertà. La loro storia dovrebbe essere ben conosciuta dai liberali e dai moderati italiani dei nostri giorni. Un grande passato dal quale bisogna trarre sempre ispirazione.  




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